domenica 1 dicembre 2013

Barbarella affila le unghie: vuole fare la “presidentessa” (ma sarà pronta?)



Crisi rientrata in casa Milan. E forse pure in casa Berlusconi. La squadra è tornata a vincere (anche se non proprio a convincere). Sponda societaria invece papà Silvio ha fatto da paciere tra la Barbarella e Adriano Galliani. Finisce un novembre da paura per Silvio Berlusconi. Espulso dal Senato, con i giudici alle calcagna, il presidente del Milan ha pure dovuto risolvere una crisi societaria. Tra “il vecio” Galliani e la “baronessa rampante” Barbarella. Il nuovo che avanza e il vecchio che non vuol cedere lo scettro. Storia che si ripete. Figli (reali o putativi) che, gioco forza, sono chiamati a “divorare” (spesso metaforicamente ma non sempre) i padri (anche questi reali o putativi) per poterne prenderne il posto.  Attenzione però a identificare in questo caso il “padre” con Galliani. In quest’ultimo, almeno secondo me,la bella Barbarella vede il “prolungamento” della figura paterna (Silvio per l'appunto). La mia impressione è che la “piccola” di casa Berlusconi abbia approfittato della crisi di risultati per entrare a gamba tesa e tentare di prendersi, almeno un po’ più di spazio, in una delle aziende di famiglia (in questo caso l’AC Milan). Insomma Barbarella, dopo anni di studio ha fatto ben capire al papà di essere pronta. Non tanto a fare l’Ad plenipotenziario (ruolo ricoperto e pure bene da Galliani) quanto il presidente, o meglio la “presidentessa” (e non so perché questa parola mi fa pensare a prima a Pato… poi a Speroni maledetto e Oronzo Canà, ma questa è un’altra storia). Silvio, che uno stupido non è ma talvolta finge di esserlo, ha risolto salomonicamente il tutto. Milan diviso in due (anche se stavolta non c’è stato nessuno che per il bene della creatura si è fatto da parte). Da una parte Barbarella, che avrà il compito di curare l’assetto societario e il marketing, dall’altra Adriano Galliani che si occuperà della gestione sportiva (e quindi mi chiedo io anche di quella tecnica che in parole povere vuol dire bye bye Paolo Maldini). Come nelle famiglie mulinobianchiste tutti vissero felici e contenti. Ogni contrasto è risolto e la pace viene siglata a cena e poi con una telefonata tutta baci e sdolcinatezze. Almeno è quanto viene detto e fatto sapere ai mass media. L’impressione però è che la questione sia stata solo rimandata. Sono certo che l’infuocata Barbarella sta già affilando le unghie. Chiaro l’obiettivo: lei vuole il Milan e statene certi che oggi o domani lo avrà. Io, da tifoso, spero solo che la futura “presidentessa” abbia le idee chiare e soprattutto le qualità per affrontare le sfide che i tempi pongono in essere.


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