Dall’incostituzionalità del Porcellum, passando per la morte
di Nelson Mandela arrivando al sorteggio dei mondiali. Il tutto in due giorni
(anzi di meno). Notizie che hanno vita assai breve, che passano veloci nei
commenti di quella grande piazza dei social network. L’incostituzionalità del
Porcellum smuove le coscienze e fa gridare (virtualmente su social) allo
scandalo e alla rivoluzione. Tutti a invocare un cambiamento, una svolta. L’indignazione
di un popolo pronto finalmente a cambiare le cose. Almeno fino alla notte
inoltrata. Quando arriva la triste notizia della morte di Nelson Mandela. E
allora tutti a ricordare, citare, onorare. Tanta, tanta gente che si piange la
buonanima di Mandela. E che poi sono gli stessi che al primo semaforo digrignano “Questo nero
di merda”. La commemorazione virtuale (con annessi propositi di rispettare i
diversi) svaniscono stavolta in meno di 24 ore. Il tempo che dall’urna (maledetta)
venisse fuori il nome dell’Uruguay. Mandela è già bello e dimenticato. E in
tutti i cuori comincia a pulsare l’orgoglio pallonaro. Almeno fino al prossimo
avvenimento (che con molta probabilità sarà l’imminente giornata di
campionato). E così via, all’infinito. In un bailamme che ha l’unico effetto di
anestetizzare le coscienze. Una sorta di vaccino che ci rende immuni da
qualsiasi voglia concreta di cambiamento. Che ci fa urlare e protestare,
sfogare contro le immondizie (cose immonde, sudicie, sordide, sozze) di ogni
sorta in tempi brevi ma che alla lunga
ci fa accettare tutto e il contrario di tutto. Che ci commuove nel ricordo di
un buono che scompare, nell’ammirare un gesto giusto o caritatevole, giusto il
tempo per sopire i nostri sensi di
colpa. Un anestetico catartico che ha un solo scopo. Renderci immuni a
qualunque cosa possa indurci al cambiamento reale. Nei fatti e nelle azioni. O
quanto meno a pensare (o quanto meno a provarci) in maniera critica e
soprattutto con la nostra testa (anche se questo è un’altra storia). A meno che
non sia voluto da chi detiene il potere o i poteri (quello istituzionale,
economico, politico etc. etc.).
"Balliamo tutti un turbinoso walzer… balliamo, balliamo, ci
vogliono contenti e sorridenti" (cit.)
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