Per chi fa, come me, della comunicazione un lavoro
(e, per certi aspetti, anche una ragione di vita) sa bene quanto sia importante l’uso delle parole
e del linguaggio. Queste hanno un potere immenso. Anche se al tempo del web 2.0
(e con il 3.0 alle porte) spesso si abusa così tanto di un termine che questo a
lungo andare perde completamente il significato originale. Nel senso che si
svuota di contenuto. Cambia il valore intrinseco che si dà a quella parola. Scritta
o parlata che sia. Bella senz’anima (cocciantemente parlando). Il web e la rete
però rappresentano anche l’arma migliore per combattere questa sorta di
inflazione. Perché sarà pur vero che le parole volano ma (ATTENZIONE
ATTENZIONE!!!) gli scritti restano. E soprattutto tutti li possono vedere e
commentare. E giudicare. Quindi, occhio politici vari!!! Quando comunicate qualcosa, state attenti poi a quanto
dite, scrivete o fate scrivere dai vostri galoppini: perché se è una stupidata questa resta. E non si smacchia (come il
giaguaro, vero Bersani?). Quindi attenzione quando ci raccontate dei valori
importanti nella vita. Dei fondamenti della società. Come ad esempio
l’amicizia.
Quando ero fanciullo per me l’amicizia era vita, quotidianità, spensieratezza, gioia, divertimento. Era soprattutto disinteressata. O meglio, l’unico interesse era la voglia di stare insieme e divertirsi. Poi cresci, il mondo e la quotidianità ti si svelano per quello che sono. Ti svegli dal sogno e ti ritrovi a fare i conti con opportunismo, arrivismo e tutta una serie di valori che caratterizzano la vita reale. E ti accorgi che l’amicizia, pur restando un punto fisso, sia nelle vite di ogni singolo che in quelle dell’intera società, si trasforma. Cambia pelle, si macchia. Come quella del giaguaro (ho poca fantasia stasera, non mi dite niente vi prego) per intenderci. Esatto ancora lui, quello che hai voglia di candeggina e olio di gomito, non si smacchia proprio mai (se non ci credete domandatelo a quel brav’uomo di Bersani, che ci ha rimesso pure la salute). Su una cosa però non ho alcun dubbio: l’amicizia è, resta e sarà sempre un valore. Nella vita e soprattutto nella politica. D’altronde è chiaro e lampante il messaggio che ci mandano oramai pure i nuovi media (buoni o cattivi giudicate voi): in tempi di crisi si pensa solo agli amici degli amici (degli amici). Chi ha orecchie per intendere, intenda…
Conclusioni.
L’amicizia
è il sale della vita… e della politica. Lo sappiamo assai bene. Lo vediamo praticamente
sempre. La maggior parte di noi sono costretti a farci i conti ogni giorno (e
vi assicuro che non è affatto facile, tutt’altro). Lo sappiamo (qualcuno di noi
almeno) che se non hai gli amici giusti e al posto giusto a volte non riesci a
mettere neppure il piatto a tavola . Ma almeno, per cortesia, potete cercare di
non ricordarcelo troppo spesso, e di non spiattellarcelo in faccia in maniera
tanto ECLATANTE. Già la vita fa
abbastanza schifo di per sé (almeno in questa epoca), sarebbe gradito che non
ci venga pure ribadito quotidianamente con squilli di trombe e sensazionalismi
eccessivi. GRAZIE.
PS
1.
Tempo fa uno che aveva tanti amici mi
disse: “ti do un consiglio guagliò, quando trovi l’amicizia giusta non
lasciartela sfuggire”…Ma se le mie amicizie sono tutte sbagliate che faccio? Resto solo?
PS
2.
Il politico di turno ci fa il suo bla bla
bla… si crede che qua si sta su Marte. Prego, per andare a fanculo da quella
parte!!! (cit.)
PS
3.
#macheciavetepresoperdeicoglioni3
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