Davvero incredibile cosa ha scatenato sui social media l’Oscar
come miglior film straniero a La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino. Tre
giorni di delirio social. Si è detto tutto e il contrario di tutto. Tre giorni
in cui gli italiani sono diventati un popolo di cineasti e critici cinematografici.
Ripercorriamo le tappe salienti di questa follia collettiva.
L’ATTESA. Domenica
sera è già partito il countdown. A botta di “dai che ce la fa” e “forza Paolo
Sorrentino”. Con gente che ha fatto la nottata in attesa di veder premiato con
la statuetta dorata il film italiano. La “grande bellezza” è stata che molti di
coloro i quali seguivano in trepidante attesa manco lo avevano visto il film e,
peggio ancora, ne conoscevano l’esistenza fino a pochi mesi prima.
ARRIVA L’OSCAR 1
(VIVA L’ITALIA). Lunedì mattina è stato un continuo scoppiettare di post
entusiasti. In tanti si sono sentiti fieri di essere italiani. Come quando si
vincono i mondiali. Tutti a gridare (virtualmente) viva l’Italia. Per una mattina
paese di santi,poeti, navigatori e… registi.
ARRIVA L’OSCAR 2
(VIVA NAPOLI E MARADONA). Se tutti ci siamo sentiti fieri di essere
italiani, i meridionali hanno ancora una volta tirato fuori l’orgoglio terronista.
Sorrentino e Servillo, figli veraci di Napoli e del Sud, tengono alto il nome
del meridione d’Italia. Il post più gettonato: “Non siamo solo terra dei fuochi”.
Ma anche “Non siamo solo camorra e criminalità” ha ottenuto un buon successo. Strappapost
anche la dedica a Maradona, che ha fatto scatenare i non pochi tifosi
partenopei. Su tutti Aurelio De Laurentiis (lui romano dè roma e napoletano di
adozione presidenziale nonché produttore cinematografico) che ha colto l’occasione
per l’ennesimo cinguettio e salire anche lui sul carro del vincitore.
ARRIVA L’OSCAR 3 (SORRENTINO
VERGOGNA!). Se in tanti hanno esultato per l’Oscar, altrettanti hanno subito
storto il naso. A cominciare dalle dediche. Nel mirino dei “criticisti” è
finito Diego Armando Maradona. Vergogna!!! - ha gridato parte del popolo
faisbucchiano – Dedicare un premio così importante a un ex cocainomane ma
soprattutto evasore fiscale. Ho anche
trovato questo commento: “Che schifo, dedicare l’Oscar a un evasore
multimilionario… E noi italiani che ci facciamo un culo così paghiamo le tasse?”
(Vabbè…). E non poteva mancare il testadimichia Salvini a salire sul carro dei “dagli
all’evasore”.
ARRIVA L’OSCAR 4
(BERLUSCONI VERGOGNA!). Una minoranza (di sicuro comunista) ha anche
indicato in Berlusconi il principale artefice di questa vittoria (e che,
proprio per questo, da considerarsi fasulla). Sembra incredibile, ma il fatto
che il film fosse distribuito dalla Medusa, è stato visto come una manovra per
riportare in auge il cavaliere (sì sì, avete capito bene, qualcuno ha realmente
postato ciò) in un periodo in cui gli gira male… e con le europee alle porte. Ovviamente
sul sito de Il Giornale è subito spuntato un articolo che esaltava la
lungimiranza del Berlusca, domandandosi perché gli altri non parlassero dell’ennesimo
successo del Cav.
ARRIVA L’OSCAR 5
(GIORNALI E MEDIA VERGOGNA!). Ho anche beccato qualche tizio (in realtà
abbastanza) che criticavano media e giornali per aver aperto con la notizia
dell’Oscar a La Grande Bellezza e avergli dato troppo spazio. Ma come – si è
domandato qualcuno – Pompei cade a pezzi, Putin è pronto a scatenare la terza
guerra mondiale e voi parlate degli Oscar. Per la serie. Non va mai bene nulla.
Ma proprio nulla.
THE DAY AFTER (IL
FILM VA SU CANALE 5). Martedì mattina è cominciato il countdown per la trasmissione
del film su canale5 (rete del Berlusca). Vari i commenti. Di attesa (non vedo l’ora
di vederlo) e di critica (Cav schifoso approfitta dell’Oscar per fare ancora
più soldi).
THE FINAL BATTLE
(L’EPICO SCONTRO TRA I CAPOLAVORISTI E GLI SCHIFATISTI). Questa è stata la
parte più entusiasmante (almeno a parere mio). Sono bastati pochi minuti di
film per scatenare l’inferno.
Tantissimi hanno cominciato a criticare. Si andava da “che schifo di film” a “ma
come ha fatto a vincere l’Oscar?”. La Grande Bellezza è stata il fatto che
molti che il giorno prima avevano esultato (a suon di complimenti ed
entusiastici giudizi) ora criticavano a suon di “ma che brutto” il film di
Sorrentino. Robe del genere succedono solo in Italia. Prontamente è partita la
difesa dei capolavoristi che accusavano: “Potete vedervi solo Il Grande
Fratello e la De Filippi”, “Non capite un cazzo, questo è un grande film” etc.
etc (anche se quello che mi è piaciuto di più è stato: “Il film fa schifo. E’
malinconico e noiosissimo. Mi è bastato vederne poche battute… io la trama l'ho colta subito e sinceramente nn mi
interessa la realtà felliniana ma la realtà "vera"
– what?- cito testualmente). In molti casi si è arrivati all’insulto. Tra
i capolavoristi merita un
approfondimento la figura del “bastian contrario”, quello che il film non l’ha
capito (e a cui forse il film non è neppure piaciuto) ma che per spirito di
contraddizione (la massa su feisbùk ha fortemente criticato La Grande Bellezza)
ha difeso a spada tratta il film di Sorrentino, cogliendone significati
reconditi e nascosti (robe del tipo “ti fa capire
che chi muore resta sempre vivo in qualcuno”) pur di cavalcare l’onda del
contrapposizionismo estremo . Chiudo con una citazione in merito all’argomento
(rubata per gentile concessione al turco napoletano Antonio Piccolo che a sua
volta l’ha presa a Gianfranco Manfredi): “Gli Oscar
si danno ai film e non al nostro personale giudizio sui film. Se danno l'Oscar
a un film che ti è piaciuto, non l'hanno dato a te. E se viceversa danno
l'Oscar a un film che non ti è piaciuto non ti hanno necessariamente dato del
cretino. Tu non sei preso in considerazione dalla giuria, FATTENE UNA RAGIONE”(Gianfranco
Manfredi)
Cosa penso io del film? In tutta onestà… I would keyyourass (Te chiavass)
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