Non credo ci
sia alcun dubbio che i piani dei grandi (?) ‘strategòs’ del PD sezione di Nola prevedano
un progetto di crescita a lungo-lunghissimo termine e che, almeno nelle
intenzioni, l’esperimento (a parer mio fino ad ora fallimentare, soprattutto
considerando i numeri – ma accetto anche pareri contrari) della lista unica con
Città Viva vada inteso proprio in tal senso. Ed infatti il partito di via
Tansillo pare non stia perdendo tempo e, incassata la mazzata delle comunali, è
pronto ancora una volta ‘a costruir su macerie e mantenersi vivo’ (cit.), cosa
che puntualmente accade a Nola ogni cinque anni. Da fonti certe, infatti, arriva
la notizia delle prime riunioni. Obiettivo strategico: gettare le basi di una
rifondazione (l’ennesima) del partito nolano e stabilire le linee guida e le
azioni da proporre in consiglio comunale. Pd che in consiglio comunale sarà
rappresentato da Andrea Manzi… ops pardon da Luisa Marone.
Un lavoro, a breve termine, finalizzato alla ricerca di consensi e ad un maggiore radicamento sul territorio anche in vista della prossima scadenza elettorale (attendiamo con una certa ansietà i risultati). Nel
2015 infatti si terranno le elezioni per il Consiglio Regionale e non c’è
dubbio che il PD nolano voglia dire la sua, o quantomeno si ILLUDA di poterlo
fare. Elezioni regionali che però potrebbero passare per le primarie (ad ora il
condizionale è d’obbligo, ma si va verso un sì) che, se ci saranno, dovrebbero
tenersi ad ottobre, e che soprattutto potrebbero anche essere aperte a tutta la
coalizione. Le grandi manovre (o piccole manovrine – dipende dai punti di vista
e dalle aree geografiche) sono già cominciate…
E mentre a
Nola sono intenti a rifondare, pianificare e ‘manovrare’, è altrove che si
tiene (anzi si è tenuto, stando alle ultime news in merito) lo scontro decisivo.
Napoli e la Campania tutta (ad eccezione di Nola ovviamente, che resta
ovviamente ai margini) il campo di battaglia… E alla fine della aspra contesa
(cominciata a febbraio con il congresso regionale) si è finalmente riusciti a
trovare l’accordo per il ‘rinnovato’ assetto del PD campano. Dopo le ‘indicazioni’
arrivate da Roma a tenere una ‘linea di coesione’ (all’insegna dell’unità) si è
riusciti a trovare una quadratura del cerchio. Dopo la vittoria di Assunta Tartaglione
(area renziana) nell’ultimo congresso regionale (58%) si è finalmente riusciti
ad accordarsi sul nome del presidente, che sarà il deputato casertano Stefano
Graziano (area Vaccaro, uscita sconfitta all’ultimo congresso regionale),
mentre Massimo Cataldo (area Grimaldi, anche questa sconfitta al congresso) dovrebbe
guidare il collegio dei probiviri. Ancora in discussione invece un eventuale allargamento della segreteria con
la ‘mozione Paolucci-De Caro’ che propone una ripartizione in base alle
percentuali ottenuto all’ultimo congresso regionale (mozione che però non piace
affatto alla maggioranza).
E proprio Umberto Del Basso De Caro sembra stia
affilando le armi in vista delle primarie (soprattutto se a queste parteciperà
il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca). Primarie che sembra facciano gola
anche alla giovane Pina Picierno… e si vocifera anche di una ‘scesa in campo’
di Raffaele Cantone... Per ora però di certezze ce ne sono davvero poche ed è
solo un susseguirsi di rumors e indiscrezioni.
Nell’attesa delle
decisioni nei piani alti (o intermedi), il Pd Nola resta alla finestra (o
meglio sarebbe dire alla serranda… quasi sempre chiusa), in attesa di ordini di
scuderia e provando, magari, a strappare qualche concessione o posto al sole. Sempre
sperando di non fare la fine della scorso ‘quinquennio’ quando restò, in corsa,
a quota ZERO visto l’abbandono dei ‘suoi uomini’ in consiglio comunale.
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