mercoledì 28 gennaio 2015

Quel pasticciaccio di Via Seminario 2 (ovvero gestazione di una gestione 2)... La parola all'assessore De Stefano



Come anticipato eccoci qua, a tu per tu, con Carmela De Stefano, assessore allo Sport. L'intervista è una sorta di 'diritto di replica' alla controparte che, nel caso in questione è l'amministrazione comunale. Tutto nasce da questo post (http://vincenzocapezzuto.blogspot.it/2015/01/quel-pasticciaccio-di-via-seminario-tra.html) che affronta tutte le problematiche inerenti le difficoltà gestionali del complesso sportivo polifunzionale Sporting Club di Via Seminario. Una struttura composta da una serie di impianti sportivi, uffici, spogliatoi (2 per l'esattezza), parcheggio di 2mila mq e persino un area bar. Una struttura avviata però ad un lento ma costante decadimento. Il campo di calcio a 5, la pista di pattinaggio e il campo da tennis versano in condizioni pietose. Per la precedente amministrazione l'unica soluzione era l'affidamento a terzi. Due volte hanno provato a partire, altrettante sono rimaste ai blocchi. Con l'avvento di una nuova (?) amministrazione la politica non è cambiata. Venerdì 22 gennaio è stata approvata la terza delibera di Giunta che dà il via all'iter per l'affidamento a terzi.

Assessore De Stefano perché questa volta sarà quella buona?
"Perché davvero non c'è altra alternativa e perdere ulteriore tempo comporterebbe un danno per tutti. Io, il sindaco e l'amministrazione crediamo sia l'unica soluzione per cercare in qualche modo di recuperare il centro polivalente nella sua interezza. I costi di gestione sono altissimi. Proprio per incentivare i privati l'affidamento avrà durata decennale. Nel bando, inoltre, verranno tutelate pienamente le associazioni sportive di Nola che, volendo e una volta valutato se sussistono i requisiti, potranno anche concorrere per l'affidamento". 

Ma parliamo del problema inerente il contatore unico. Un particolare non da poco. Anche perché se verranno accertate certe mancanze l'amministrazione sarà nelle condizioni di recedere dall'accordo con l'associazione di pensionati. E di conseguenza tutta l'area del complesso polifunzionale potrebbe essere affidata a terzi, secondo i piani delle amministrazioni, precedenti e attuale. Lei cosa penso in merito alla vicenda? E che soluzioni intende prendere?

(ride) "Ero a conoscenza della questione legata al contatore e posso assicurare che già sto lavorando per venire a capo della vicenda. E' una questione che va assolutamente risolta. In merito al discorso sull'associazione che ha in fitto il campo di bocce e la struttura riservata agli uffici, il discorso è più complesso. Abbiamo mandato una lettera al presidente dell'associazione per avere chiarimenti in merito alla vicenda, che indubbiamente lascia qualche perplessità. Bisogna però ricordare che svolgono un importante compito di utilità sociale, e devono comunque essere tutelati. Ovviamente un affidamento a terzi non esclude che questi soggetti possano continuare a svolgere la propria opera, sempre nel rispetto di precisi accordi e convenzioni. Ove vi fossero state mancanze, le precedenti convenzioni o contratti di fitto in essere andranno senza alcun dubbio ridiscussi. Però, e mi ripeto, nel capitolato di appalto che prepareremo verrano tutelate tutte le associazioni sportive nolane, a maggior ragione quelle che svolgono anche un ruolo di utilità sociale".
 
Parliamo adesso delle tariffe per l'anno in corso. Altra nota dolente. A Nola in anni di mala gestione in pochi hanno pagato quanto dovuto. Anche in questo caso, come pensa di riuscire dove altri hanno fallito?
"In attesa di partire con l'affidamento a terzi, le tariffe vanno pagate. Seguendo quanto detto nella relazione programmatica da parte del sindaco e concordando in pieno con lui, le tariffe applicate sono quelle minime. Un scelta ponderata, proprio per venire incontro alle varie associazioni sportive. In un modo o nell'altro però bisogna cercare di trovare un accordo. Sono sempre disponibile al confronto e insieme sono certe che si troverà la giusta soluzione per far contenti tutti. Mi auguro che le varie associazioni sportive vogliano collaborare con noi per cercare di risolvere la questione".

Spesso però, proprio per incapacità gestionale da parte dell'ente le associazioni sono state costrette ad eseguire numerosi lavori, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione. Come si comporterà in merito? Anche perché la macchina burocratica spesso rallenta i tempi per risolvere problematiche urgenti e le associazioni sono, gioco forzo, obbligate a fare da sole per non rischiare multe o quant'altro.
"E' anche questo un tema che abbiamo affrontato con le varie associazioni. Se in passato è stato così, per quanto ci riguarda posso assicurare la massima disponibilità per trovare un accordo. Chiediamo, ovviamente, che le spese  debbano essere certe, serve la rendicontazione".

E la consulta dello sport?
"Fa parte del programma inerente lo sport. Come sto lavorando in tema di ricostituzione della commissione pari opportunità allo stesso modo ho tra gli obiettivi dello sport la ricostituzione della consulta ".

L'assessore(ssa) allo sport Carmela De Stefano [fonte www.nonsolonola.it]

martedì 27 gennaio 2015

Quel pasticciaccio di via Seminario: tra polifunzionalità, affidamenti, tariffe, gestioni, bocciofile, assessori, pezzotti, deleghe e (in)competenze dirigenziali (ovvero gestazione di una gestione)



Affrontare il tema 'Sporting Club' è ogni volta un colpo al cuore. Perché Nola prima uno stadio ce l'aveva, ed era pure una struttura di buon livello. Poi c'è stato il progetto 'museo della cartapesta' (e sappiamo tutti com'è andata a finire). E alla fine Nola non ha più uno stadio, non ha il museo, ma si consola con quel gioiellino del complesso polifunzionale 'Sporting Club'. Una struttura che, anno dopo anno, perde pezzi per una serie di incapacità dell'apparato amministrativo-burocratico. Incapacità nel gestire una situazione che, dopo giorni di ricerche matte e disperatissime, sono in gran parte riuscito a ricostruire. Giuro, è stata un'impresa. E vista la quantità di informazioni il post è venuto fuori davvero lungo e, ancora una volta, vi chiedo di portare pazienza. Posso solo dire di tener duro nella lettura e che vale la pena arrivare fino in fondo. Ma partiamo dall'inizio: questo è il fatto statemi a sentire...

24 OTTOBRE 2011: IL GIORNO DELLE TARIFFE. Fino a questa data non esisteva un tariffario per usufruire degli impianti sportivi comunali. La giunta dell'epoca, dopo aver preso visione della relazione del responsabile del settore Felice Maggio, approvò le seguenti Tariffe:





Come si può vedere dal testo integrale della Delibera di Giunta n. 435 del 24/10/2011 in questione (consultabile nell'archivio online del Comune di Nola al link http://88.45.132.216/JSFService/faces/segreteria/SEGR_delibereAP.xhtml) vengono previste anche tariffe (ovviamente maggiorate) per 'società sportive ed enti di promozione non nolani'. Nella delibera si specifica che "di norma, l'utilizzo dell'impianto avviene solo a seguito dell'avvenuta presentazione della ricevuta del versamento delle tariffe". Inutile precisare che nel corso degli anni sono "parecchie" le società sportive che hanno utilizzato lo Sporting Club pagando in anticipo. In molti casi (quasi tutti direi) però non si è pagato affatto. In alcuni casi a torto, in altri a ragione. Più avanti affronteremo nei dettagli la vicenda (con alcuni dei diretti interessati). Nella determina poi viene anche specificato che "gli allestimenti, la pulizia dei locali e la raccolta dei rifiuti per ogni tipo di attività sono a totale carico dei concessionari o degli organizzatori. Le suddette tariffe per gare o allenamenti, se svolte in orari serali, sono aumentati del 10%".  Evidentemente la determina non prendeva in considerazione lo stadio del complesso Sporting Club, dotato all'epoca di un impianto illuminazione imbarazzante.

HABEMUS REGOLAMENTO. Dopo le tariffe viene approvato, prima dalla Giunta e poi definitivamente dal Consiglio comunale (in data 10/07/2012), anche il regolamento per uso e gestione degli impianti sportivi" (vedi link http://www.comune.nola.na.it/images/stories/Regolamento_Imp_Sport_Nola.pdf). Ad una prima, e abbastanza approfondita, lettura il regolamento è completo in ogni sua parte e dettagliato. Le strutture sportive vengono suddivise in: 1) impianti comunali di rilevanza cittadina (tra cui figura solo lo stadio 'Sporting Club'), 2) impianti minori (tutte le restanti strutture). Tra gli organi competenti, oltre al Consiglio Comunale, alla Giunta e ai Dirigenti,  figura anche la Consulta dello Sport (?). L'organo (che esiste solo sulla carta...), solo consultivo, dovrebbe avere un suo rappresentante anche nella commissione di controllo (che dovrebbe essere nominata dalla giunta, ma MAI ESISTITA e quindi NESSUNO HA CONTROLLATO MAI UN C***O) composta da 3 consiglieri comunali di cui 2 di maggioranza e l'Assessore allo Sport con a supporto un tecnico dei lavori pubblici, mentre il dirigente comunale del settore competente, quello del settore impianti sportivi (RICORDATEVI STO FATTO CHE TORNA UTILE IN SEGUITO DOPO) partecipa solo a titolo consultivo.

ILPROBLEMA. Già negli anni precedenti il problema legato all'incasso delle tariffe era più volte saltato all'occhio. Pochi, pochissimi pagavano il tariffario. E spesso quelli che pagavano usufruivano di trattamenti agevolati. Dall'erba naturale al sintetico poco è cambiato. Il problema sono gli altissimi costi di gestione (ovviamente a carico dell'ente di Piazza Duomo) di una struttura ampia come il complesso polifunzionale di via Seminario denominato Sporting Club. Per coloro che non sono al corrente, ricordo che il centro polifunzionale di via Seminario denominato Sporting Club (per gli amici detto anche 'gioiellino') è costituito da "un campo di calcio regolamentare in sintetico di ultima generazione, un campo di tennis, una pista di pattinaggio, da alcune piste di bocce, da un campetto polivalente, da un campo di calcetto, da un edificio servizi comprendente spogliatoi, servizi, uffici, sala reception, spogliatoi e bar al piano terra ed al primo piano n. 3 uffici, da un blocco di servizi a supporto del campo di calcio e da una gradinata e due tribune, oltre a circa 2000 mq di spazi aperti". Alla faccia del c***o, noi a Nola tenevamo questo popo' di centro polifunzionale e non ce ne siamo mai accorti...

LA SOLUZIONE: AFFIDAMENTO A TERZI (parte 1 e 2). A questo punto, viste le continue 'perdite' (dovute perlopiù ai mancati incassi) e considerato "che attualmente i costi sia per la manutenzione ordinaria che straordinaria dell'impianto sportivo di via Seminario sono rilevanti e difficilmente quantificabili" e, di conseguenza, ammessa l'impossibilità e l'incapacità gestionale (soprattutto per quanto riguarda l'aspetto economico) per il Comune, l'allora dirigente al ramo (gestione impianti sportivi) Felice Maggio d'intesa con Giunta e sindaco (Geremia Biancardi) individua nell'affidamento a terzi l'unica soluzione per fare cassa e soprattutto evitare il lento, ma costante deteriorarsi dei vari impianti e delle varie strutture facenti parti del centro polifunzionale di via Seminario denominato Sporting Club. Il 7 settembre del 2012 il dado è tratto: con delibera di giunta n. 252 si decide di dare il via all'iter che sulla carta (igienica ovviamente) dovrebbe portare all'affidamento dell'INTERO CENTRO POLIFUNZIONALE di via Seminari denominato Sporting Club. Come si può immaginare l'iter si inceppa prima di partire. Il 13 marzo del 2013 il dado è tratto per la seconda volta: con delibera di giunta n. 30 si decide di modificare la precedente deliberazione e di dare finalmente il via all'iter che sulla carta (sempre igienica ovviamente) dovrebbe portare all'affidamento a terzi. Cosa cambia rispetto alla precedente delibera? Solo il punto uno.


Questa volta sembra davvero essere quella buona. Secondo le mie fonti viene anche preparata una bozza di capitolato d'appalto al rialzo (bozza tutt'ora esistente ma che non ho potuto visionare), a cui ovviamente non verrà data mai esecuzione. Perché? Domanda a cui non sono riuscito a dare risposta (magari aiutatemi voi...).
 
AFFIDAMENTO CON PEZZOTTO ALLA NOLANA. Sei mesi dopo arriva finalmente l'affidamento a terzi. Con determina 12 novembre 2013 viene affidata la gestione dell'impianto sportivo denominato Sporting Club alla ASD Sporting Nola dei presidenti Allocca e della Gala. Una stagione sportiva (all'incirca 12 mesi) al costo di 16mila euro così suddivisi: 4mila euri per custodia e sorveglianza; 2mila euri per sfalcio d'erba e potatura; 2mila euri per pulizia; 4mila euri per manutenzione campo di calcio a 11; 4mila euri per manutenzione ordinaria. Cifra concordata con l'ASD Sporting Nola, morosa per la stagione precedente. Lo società infatti si era rifiutata (come spiegherà successivamente patron Allocca) di versare il corrispettivo delle tariffe avendo dovuto sostenere le spese di manutenzione ordinaria e pure straordinaria per consentire il regolare svolgimento dell'attività agonistica. A prescindere dai giudizi in merito alla vicenda, rispetto al precedente indirizzo avviene, di fatto, uno scorporo del centro sportivo polifunzionale sito in via Seminario denominato Sporting Club. Non solo: si passa da 9 anni di gestione a poco più di 10 mesi. In pratica l'amministrazione (quella precedente, che è totalmente differente da quella attuale...) alza bandiera bianca: il resto del centro polifunzionale è destinato a marcire e finire nel dimenticatoio. Si salvano solo i campi di bocce. Vediamo come... 

LA CILIEGINA DELLA BOCCIOFILA. Passano altri tre mesi e, il 20 dicembre 2013, la Giunta tira fuori dal cilindro un'altra determina di affidamento terzi. Qualcosa però, questa volta non quadra. Già dall'oggetto: "immobile di proprietà comunale sito in Nola alla via G. Pepe Rione I.A.C.P. - Concessione al Circolo Sportivo "ASD Città di Nola Pensionati". Su proposta del dirigente di settore (ATTENZIONE NON QUELLO ALLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI, FELICE MAGGIO) Gianluigi Marotta viene concessa alla ASD di cui sopra il fitto (e di fatto la gestione) de "i locali di pertinenza, gli impianti per il gioco delle bocce, le aree libere ed il parcheggio del complesso sportivo polifunzionale dello Sporting Club" che (UDITE UDITE) cambia pure strada passando da via Seminario a via Pepe. Non c'è traccia invece di dato catastale (cosa che l'attento Maggio ha sempre, stranamente - e domandatevi il perché - indicato con foglio numero 18). Quindi ricapitolando un dirigente che non è quello del settore (gestione impianti sportivi) dà in fitto (e, di fatto, in gestione) una struttura che, in base al regolamento e a precedenti delibere non gli compete. O quantomeno non gli compete del tutto. Le motivazioni di tale accordo sono valide. La suddetta associazione ha apportato delle migliorie ai campi di bocce e di conseguenza il comune, per evitare ulteriori esborsi economici firma l'accordo. La società già aveva ricevuto in comodato d'uso gratuito dal 2009 (Delibera di Giunta n. 37 del 25 febbraio) la struttura. Peccato che le varie determine inerenti all'affidamento a terzi non ne parlino e soprattutto continuano ad elencare i campi di bocce come da affidare a terzi. Altro fatto poco chiaro. Dulcis in fundo (e preparatevi al botto) il fitto dei locali (che a conti fatti sono edificio servizi comprendente spogliatoi, servizi, uffici, sala reception, spogliatoi e bar più campi di bocce e parcheggio di 2mila metri quadri) viene indicato in 200 euro mensili (e in teoria vista l'utilità sociale ci potrebbe anche stare). L'Asd si impegna da parte sua ai lavori di manutenzione fino a 3600 euri annui e al pagamento delle spese per la fornitura di acqua, gas e luce. Chi ha scritto l'accordo però ha ignorato un fattore di fondamentale rilevanza: IL CENTRO POLIFUNZIONALE HA UN CONTATORE UNICO (VEDI FOTO). Immaginate i poveri pensionati durante tutto questo tempo che bollette della luce debbono aver pagato? Il tutto senza batter ciglio. Ovviamente, in caso di mancato pagamento delle bollette, l’amministrazione comunale ha la facoltà (e forse anche l’obbligo se non ci fosse di mezzo l’utilità sociale) nel caso in cui queste bollette non fossero mai state pagate dalla associazione in questione. Ma, di sicuro non sarà questo il caso. O mi sbaglio?

Il contatore 'unico' del complesso sportivo polifunzionale di via Seminario denominato Sporting Club
 
Attenzione. Urge una piccola precisazione. Non ho nulla in contrario contro suddetto affidamento. L'associazione svolge un compito sociale di fondamentale importanza per la città. E', a parer mio, anch'essa una vittima di tutta la situazione che nel tempo si è venuta a creare. Di fatto i campi di bocce vengono tenuti in maniera impeccabile e sono un importante punto di ritrovo per anziani e appassionati. Resta comunque il fatto di un mezzo pastrocchio combinato da amministrazione e dirigenti (non di settore) che di fatto hanno ratificato tale accordo in cui il Comune non ci fa proprio una bellissima figura. 

LO STATO DELL'ARTE. Attualmente lo stato della strutture non è in belle condizioni. Il campo di calcio a cinque è di fatto inutilizzabile. Il manto in sintetico non esiste più, la rete di recinzione è un enorme buco. nei pressi anche una zona di allenamento in sabbia ridotta oramai ad un campo di ortiche. Il manto in sintetico dello Sporting Club urge di 'pettinatura'. Nella partita del19 gennaio si è allagato (cosa credetemi assai strana oltre che rarissima per un manto in sintetico) a causa dell'intasamento dell'impianto di drenaggio. La pista di pattinaggio è completamente da risistemare, sul campo da tennis meglio stendere un velo pietoso. L'intero plesso ha inoltre subito nel corso degli anni una serie di innumerevoli furti e molto spesso le varie società di calcio hanno dovuto rimediare a tutta una serie di carenze di tasca propria.
Rispetto ai pagamenti da parte delle società di calcio che nel corso degli ultimi decenni hanno usufruito dei servizi del centro sportivo polivalente di via Seminario denominato Sporting Club,  in molti (ma proprio molti) casi non è stato possibile riscontrare pagamenti e spese causa mancanza di rendicontazione. Un malcostume tutto nolano, avallato dalle precedenti amministrazioni (che per fortuna sono diverse da quelle attuali… tiriamo tutti un sospiro di sollievo): in pratica nessuno in un decennio circa ha versato nelle casse dell’ente quanto dovuto. Vero è che lo sport dilettantistico ha fini di utilità sociale, ma una domanda dovrebbero farsela tutte le parti in causa: dagli amministratori (che col campo hanno curato e incentivato rapporti clientelari e non... e che in caso di elezioni possono sempre tornare utili), ai dirigenti comunali (mai un'ispezione, un controllo), alle tante associazioni sportive, ai revisori dei conti (ma un controllo per sbaglio mai?), ai cittadini tutti (me compreso che solo oggi mi sono occupato di queste cose).

E ADESSO CHE SI FA? Attualmente la situazione è in fase di stallo. Tutto è fermo. O quasi. E' stata inviata alla varie società sportive (ASD S.S.Nola 1925, ASD San Paolino, ASD Boys Piazzolla, ASD SPortland, ASD Arcobaleno) un'accordo da sottoscrivere con le tariffe per la corrente stagione. In base ai miei conti (molto forfettari) le società ASD San Paolino e ASD Boys Piazzolla dovrebbero pagare per la stagione in corso cifre di poco inferiori ai 5mila euri, più di 6mila euri toccherebbe allo Sportland, 12mila euro invece all'ASD S.S.Nola 1925, pochi spiccioli l'ASD Arcobaleno. Inutile precisare che la struttura non ha un custode comunale. Attualmente gestisce tutto lo storico magazzinieri Luigi De Micco, in arte Giginiello, con l'importante e fondamentale  collaborazione di Spanò. A provvedere a De Micco è l'ASD S.S.Nola 1925 con un corrispettivo settimanale che si aggira intorno al centinaio di euro (inutile specificare il perché della mancata rendicontazione di tale spesa). Ad oggi non si conosce chi è in possesso delle chiavi della struttura (e credetemi sono davvero tanti, tra cui ex dirigenti di passate società sportive), nonostante il regolamento degli impianti sportivi in merito parli chiaro. Nel frattempo la giunta ha approvato una delibera (n. 135 del 22 gennaio 2014 pubblicata mentre sto scrivendo) che, per la terza volta in altrettanti anni, dà il via libera alla procedura di affidamento a terzi della struttura. Di conseguenza dovrebbe essere redatto dal dirigente competente (attualmente il segretario Montazzoli) il capitolato d'appalto. Solo che Montazzoli a giorni andrà in pensione e la palla passerà al prossimo dirigente del settore. La determina parla, anche questa volta di centro sportivo polifunzionale di via Seminario (per alcuni amici detta anche via Pepe). Di conseguenza che anche in campi di bocce saranno comprensivi della gara di appalto? E gli uffici al piano superiore della struttura di via Pepe (o via Seminario)? E il bar? Il contatore resterà unico o verrà sdoppiato o triplicato etc etc? DOMANDE CHE HO POSTO QUESTA MATTINA ALL'ASSESSORE(SSA) ALLO SPORT CARMELA DE STEFANO E CHE VERRANNO PUBBLICATE A BREVE (il tempo di scriverle).

A PARER MIO. A conti fatti la soluzione è solo una: affidare a terzi la struttura. E da tre anni la precedente e l'attuale amministrazione sembrano muoversi (ovviamente solo sulla carta) in tal senso. A giugno si era proposto il presidente Figc Campania Enzo Pastore, ma anche in questo caso la situazione sembra debba andare per le lunghe. Allo stato dell'arte c'è davvero poco da fare se non votarsi a qualche "santo in paradiso". La certezza è che con il passare degli anni l'impianto sportivo di via Seminario continuerà nel lento (poi mica tanto) ma costante processo di deterioramento. Il 'gioiellino' diventerà, di questo passo, una discarica (magari un pensierino per la nuova isola ecologica fossi in Biancardi e De Lucia comincerei a farlo. Altra soluzione riguarda la costruzione di un nuovo stadio. L'area individuata da Biancardi in campagna elettorale è quella di Casamarciano. L'iter, che fonti interne all'amministrazione comunale assicurano essere già partito, è davvero assai lungo e complesso e ci potrebbero volere anche una decina di anni. E gli scheletri del 'glorioso Comunale' e del 'museo della cartapesta' restano un monito ad aere perennius per le future generazioni. Manca solo una targa ricordo: "Qui fu il calcio... e Nola"

giovedì 8 gennaio 2015

Fondazione Festa dei Gigli: il direttore artistico arriverà, il bilancio di previsione FORSE...




Oramai è ufficiale: la Fondazione Festa dei Gigli avrà un nuovo direttore artistico. Entro la fine di gennaio (fonte Raffaele Napolitano via fb) si conoscerà anche il nome (IlGiornalelocale.it ha fatto il nome di Marino Niola). Resta invece ancora da chiarire la questione legata al compenso. Impossibile ad ora conoscere quanto percepirà, e questo in teoria è pure normale. Impossibile anche conoscere quanto la Fondazione prevede di stanziare per il compenso, E QUESTO TANTO NORMALE NON E'.


Bilancio di previsione... DO YOU KNOW? In base agli articoli 17 e 19 dello Statuto della Fondazione Festa dei Gigli il CdA e l'Assemblea dei soci hanno la competenza (e l'obbligo) di approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre. In pratica la Fondazione prevede quali somme (e soprattutto in che modo) intende spendere per promuovere la nostra (o mia) Festa, per l'organizzazione di eventi e per tutte quelle spese che si presume debba sostenere l'ente di via Merliano nell'anno 2015. Bilancio preventivo che dovrebbe essere portato a conoscenza della cittadinanza, perchè esiste una legge in materia di trasparenza, ma soprattutto considerando che, ad oggi, in attesa di fondi privati (vi prego non ridete) l'unico "finanziatore" della Fondazione è  il Comune di Nola e quindi questi 'fondi' sono pubblici. In merito a quanto si prevede di pagare il direttore artistico, o per essere più precisi alla somma che si prevede di stanziare per il suo compenso, l'articolo 19 dello statuto della FONDAZIONE precisa che "La gestione finanziaria si svolge in base al bilancio di previsione approvato dal Consiglio di Amministrazione entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui il bilancio si riferisce. Il contenuto e la struttura del bilancio di previsione deve comunque contenere le spese indicate entro i limiti delle entrate previste".
Sono comunque sicuro (diciamo così) che ci solo per una serie di accidenti casuali il bilancio di previsione non sia ancora pubblico (come d'altronde quello dello scorso anno), ma che questo è stato redatto. Aspettiamo dunque di conoscerlo, magari prima del 28 febbraio 2015, data in cui dovrà essere approvati il conto consuntivo relativo al 2014... e tutti sapremo quanto è stato speso per il concertone di Raf (nonostante la fondazione promise di comunicarlo entro luglio...)

Testi, musiche... L'articolo 11 del regolamento Festa dei Gigli recita testualmente: "nella esecuzione ed interpretazione delle canzoni della macchina da festa i cantanti e i musicisti sono tenuti ad attenersi ai testi approvati dal C.d.A. della Fondazione". Nel regolamento però non si parla di termini e scadenze per le consegne di musiche e testi. L'anno scorso però in pubblico consesso il presidente Soprano indicò dicembre come termine per la consegna, data che nessuno rispettò, tanto che, stando a quanto disse Soprano, i testi furono consegnati ad aprile (e pure su cd). Il presidente dichiarò che quella su musiche e testi "è stata una battaglia (persa, nda) continua con parolieri e musicisti. Ne siamo dispiaciuti per primi che certe scadenze non siano state rispettate... la Fondazione ha l'obbligo ed esigenza che si rispettino dei tempi certi affinché questi testi siano al vaglio della Fondazione" (vedi https://www.youtube.com/watch?v=RD4i9krASLE dal minuti 15 in poi). Bene, benissimo. L'anno scorso il termine era dicembre e quest'anno? E' stato posticipato? E' possibile sapere qual è il termine di consegna di testi e musiche stabilito dalla Fondazione? Oppure, come per la passata edizione, verranno consegnati i cd, magari in concomitanza con l'uscita delle varie questue... e la battaglia viene persa anche quest'anno?

... e striscioni. E adesso passiamo ad un altra nota dolente: lo striscionaggio. Il secondo comma (ah ah ah) dell'articolo 14 del Regolamento festa dei gigli recita testuale:  "E’ fatto divieto al maestro di festa di pubblicizzare – per un tempo superiore a giorni dieci dalla data del rilascio della concessione – la assegnazione della concessione in proprio favore mediante striscioni aerei e murali; analogo divieto è imposto al rappresentante di categoria. Scaduto il tempo di cui innanzi il Sindaco provvederà ad ordinare la rimozione di ogni striscione". Dunque, nonostante esista una norma (anche se poco chiara in certi suoi aspetti) se ne possono trovare di vari tipi. Io ne ho contati ben sei (e di vari gigli e corporazioni) e tutti esposti da ben oltre dieci giorni (qua si parla di mesi). Tutti in attesa di rimozione, ma non so. Di certo riguardano: paranze, presidenti dei festeggiamenti, comitati, musiche, compari e comparielli e vari. Partendo dal fatto che a me uno striscione non disturba affatto, e che non è di certo uno striscione causa (o conseguenza) dei mali che attanagliano la nostra (o mia) amata festa, si tratta sempre di rispetto delle regole e, in questo caso, di farle rispettare (se non sbaglio tocca al sindaco ordinarne la rimozione). In questo caso le domande che mi pongo è: questi striscioni, sotto gli occhi di tutti da almeno un paio di mesi, violano una norma, giusta o sbagliata che sia? A chi il compito di farla rispettare?
                                                                                           
PS: Antonio Piccolo adesso il biglietto lo puoi fare. Ci hai messo più di un mese ma hai avuto risposta (ovviamente come si usa a Nola a mezzo stampa). Conoscendo però la fondazione in questione io aspetterei ancora un po’... che magari il nuovo direttore artistico cambia idea!!!