Attenzione: il contenuto di questo
scritto è semi-ironico. Non sono un comico, ma un cazzaro quindi… se ho offeso
qualcuno chiedo scusa (sempre la mia faccia sotto i piedi vostri). E state tranquilli, lo so che un giorno mi ritroverò
anch’io ad intonare ‘osanna’, ma nell’attesa rompo le scatole ai soliti noti...
2 – 3 e 4 giugno: vince lo sport? No,
al massimo pareggia (in casa). Che c’entra lo sport col giugno nolano e con la tradizione
dei gigli? Al massimo si potrebbe organizzare una sorta di Olimpiade del
cullatore, con tanto di lancio del varretiello e accimmatura della varra di cantone.
I puristi della festa insorgono. Nessuna diretta video di amanti e vari
estimatori della città. Tante foto che sembrano mostrare una discreta
partecipazione. Buuuu fa il gruppo. D’altronde a Nola che cazzo c’è da fare il
fine settimana (se non portare i bimbi in piazza). Voci di corridoio parlano di
code interminabili ai gonfiabili. Con annessa disorganizzazione. Tra l’altro dure
critiche dei burattinomoralisti, quelli che si muovono a social-comando al
grido di “sempre le stesse cose per i bambini”. Peccato nessuno abbia risposto:
“ma una giostra coi cavalli, no?”. Costo evento: 5197,20 euro. Si vocifera che
nell’anfitrione del palazzo comunale l’assessore De Stefano abbia lanciato
improperi e bestemmie in almeno 7 lingue (di cui 3 antiche): al suo assessorato
infatti restano solo pochi cent per finire la stagione amministrativa. Voci dal
Palazzo parlano di un imminente colletta dell’assessore fuori all’antropofagone
del Comune.
Sabato 3 giugno. “Una riflessione su
San Paolino e la Festa dei Gigli” Twenty and more boys and girls - Istituto
Masullo-Theti di Nola. Chi l’ha vista? Considerando la mancanza di selfie dell’assessorato al
ramo qualcuno nutre addirittura dubbi che l’evento in questione si sia tenuto
davvero. Di certo nessuno se ne è accorto. Ennesimo esempio di evento
riempiprogramma. Assolutamente non se ne discute la validità. Costo evento: a
gratis…
Domenica 4 giugno: Cucinotta
superstar. La CULtura. Quella che attrae fotografi e riflettori. Rumor parlano di una
prestazione al di sotto delle aspettative. Altri di una “malattia di inizio
giugno”. A fine serata la Cucinotta intona “Torna
maggio e torna ammore/ fa' de me chello che vuo' “. Costi dell’evento: 9500
euro più iva (pernotto e dormotto esclusi).
Lunedì 5 giugno: le Troiane. Dopo la Cucinotta tocca ai ragazzi
del liceo mettere in scena “Le Troiane” di Euripide. A costo zero (e c mancass…)*
Il Bus
Theater e la Street Art. Tanto di cappello per una serie di eventi che avrebbero
potuto fare il botto (di spumante ma non solo). Nulla di originale, già visto
in passato a Nola. Di sicuro di buona qualità. Peccato per la calendarizzazione
(lo so, lo so, ma non riesco a non criticare). Amanti cittadini socialcomandati
che inseguivano bambini per mostrare partecipazione popolare. Orari sbagliati.
Giorni pure. Peccato davvero, davverissimo. D’altronde, tranne che di sera,
difficile trovare il centro di Nola affollato in settimana. Ma provare ad
inserirlo sabato e domenica, magari in piazze non interessate da altri eventi? Immaginate
una città e un centro con Corteo Orsini, Mercatini medievali e artisti di
strada. O burdell proprio. E invece. Trampolieri alla disperata ricerca di
criaturi alle 5 del pomeriggio. Ma dico io… basta poco, che ce vo’. Come sempre
buone e assai belle idee, risultati a tratti (un vero peccato, l’ho già detto?).
Comunque vediamo il bicchiere mezzo pieno. E io pago. Per l’esattezza 13.500
euri più iva.
Giovedì 8 giugno. Amiamola sbanca
tutto. Nola e i
nolani (almeno una parte) hanno voglia di tradizione. Nola e i nolani (alcuni
che forse sono minoranza) vogliono ri-trovare e ri-annodare i propri legami con
il ricco passato (musicale e non solo). La manifestazione è un successo. Sia
reale che virtuale (social). Chi di dovere è avvisato. E soprattutto nelle alte
sfere, seduti in prima fila, avranno recepito il messaggio? Costo dell’evento: praticamente
a gratis (per grazia ricevuta hanno avuto 5kw di corrente – saranno bastati? Misteri
della SNIE – oltre a sedie e palco). Luca De Risi sentitamente (e socialmente) ringrazia. Chapeau.
Sabato 10 giugno. Al via il weekend Orsiniano col
mercato medievale. Sarebbe stato bellissimo affiancargli trampolieri,
giocolieri e artisti di strada. Dopo la tradizione, si sarebbe potuto
completare l’opera con un po’ di confusione. Ed invece, si preferisce mettere
le solite bandierine… e chest’è. Purtroppo.
Calici sotto le stelle. Oramai un evento che sa di tradizione.
Onestamente non potrò mai criticare qualcosa che si associ a Trombone. Peccato
per certe foto bipartisan che sono un vero colpo al cuore. Prof ma cosa mi
combinate!!! Adesso pure voi… Anche in questo caso, zero costi per la comunità
(tranne dover sopportare i servizi fotografici di Trombone e vedere professori
che ridono in foto quando non dovrebbero). Anche i comunisti sorridono (in foto).
Domenica 11 giugno. Corteo storico degli Orsini. Finita
la quarantena io c’ero. Finalmente. Piacevole rievocazione. Come sempre. Da
tradizione si vede tutti insieme, con mamma a carico. Sofia apprezza,
comodamente seduta sulle spalle del papà. Graditissimo il “volo dei capaci”.
Non sono mancate ovviamente le critiche social. Una su tutte: “ma sempre la
stessa cosa”. La prossima volta consiglio di sparare polveri colorate sulle
persone durante la sfilata storica (ca**o è storica, mica può cambiare anno
dopo anno). Costo di tutto il weekend: 0 euri (come da due anni a questa
parte). E allora cazzo vi sedete sugli scranni del potere a bordo piazza?
Voto finale alla prima decade: 7=. Certo siamo lontani dai giugni nolani di tromboniana memora. Voglio però pensare positivo e allora, nonostante le solite critiche, voglio essere generoso. Sappiate però che non sarà così per la prossima decade. Studiate altrimenti passerete l'estate a Nola (rigorosamente senza melonata).
PS. Spero di non aver
sbagliato cifre e costi. Qualora ci fossero errori o fossero riportare
inesattezze oltre a rettifiche, potrete approfittare di me come vorrete (o
quasi).
*Nulla da togliere alle “Troiane” ma ho un ricordo di un’Ifigenia
in Tauride a cui ho assistito 16 a Napoli che ha lasciato il segno (in negativo
ovviamente).
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