martedì 13 giugno 2017

Se ieri di fumate bianche non ci avete capito nulla, adesso ve lo butto io o gigli nguoll (perché io solo quello so fare)



La fumata bianca. Habemus papam? Aee, o c**z. Habemus imprenditorem? Si vabbè. Habemus almenum sponsores novis? Nsomma. Habemus programma? Più o meno. Habemus… habemus…habemus… mmmh… giocatores e allenatorem novis? Solo contatti. Allora, scusate e senza offesa, che caspiterina habemus? In pochi ieri l’hanno capito e pure io ci sono arrivato tardi.
La fumata bianca che avrebbe dovuto chiarire il nuovo presidente del Nola 1925 (e che non ha chiarito affatto, quindi cosa ci avete convocato a fare???) sono costretto a spiegarvela io.
Trattasi di fumata bianca perché in queste settimana il Nola 1925 ha seriamente (e il pericolo non è scongiurato, tutt'altro) rischiato di sparire. I ragazzi, che seguo con passiono dal 2002, stanno attraversando un periodo critico. Durissimo. Ciccio ha alzato bandiera bianca (porto solo sponsor Cenzò). E non sapete quanto gli sto implorando di tornare sui suoi passi. Gli imprenditori contattati, che ci sono stati, alla vista dello Sporting Club hanno dichiarato: “Ma cu sto pezzott addò jate”. Ribadendo il concetto che senza adeguate strutture NESSUNO si avvicina o sposa un progetto serio. NESSUN IMPRENDITORE SANO LO FAREBBE. Al massimo qualche lavatr…. (avete capito no?) o truffaldini pallonari.
E allora indosso i panni di chi so io, ispirato come sempre da chi so io, e scancello una parte di quello che avevo scritto prima e mi sostituisco ad un presidente che per il bene del Nola dovrà giocoforza trasformasi in cuor di leone (capito guagliò), capace di appicciare gli animi e far bruciare in petto la passione per i colori bianconeri. La vita da presidente è una vita di merda, ma se ti accolli l’onore l’ia sapè fa!!!!!!

Sorvolo su tutta la fase introduttiva fatta di bla bla bla rituali, con l’unica novità che a presentare – senza microfono – c’è l’amico collega Alfano (Nicò come ti è sembrata come prima esperienza calciolocalistica???). Tra una motoretta che passa e un clacson che strombazza si riesce pure a intuire qualcosa. Manca Felice, mi dico. E in teoria fare il rompiscatole toccherebbe a me. E io qua sto.

Diteci perché chi si avvicina scappa. In una conferenza dai toni bassi, con nessuno che accende gli animi o almeno ci provi, ci si ritrova a dire sempre le stesse cose. Dopo 11 anni il problema è sempre lo stesso. Francesco Iovino è l’unico a dare un po’ di calore in una conferenza tiepidina, quasi fredda (e non solo per l’assenza di microfono) e a spiegare con chiarezza che “gli imprenditori che hanno intenzione di investire nel Nola 1925 scappano a gambe levate quando vedono le strutture (o meglio sarebbe dire le non strutture, ndc). Perché è inutile che ci giriamo attorno. Con le risorse strutturali a nostra disposizione non andiamo da nessuna parte”. Ecco qua. Ancora una volta ci si ritrova a parlare sempre delle stesse cose. Che noia, che barba. Che barba, che noia.
A rispondere in merito c’è l’assessore De Stefano (unica a metterci la faccia insieme a Petillo). I tifosi incalzano, l’assessore abbozza risposte. Sempre le stesse. “Siamo in trattativa con il comune di Casamarciano e bla, bla, bla”. I tifosi rincalzano. Spingono, tutti insieme tifosi e società, sul fatto che il Nola dovrebbe avere un trattamento economico differente. Anche perché vengono comunque spesi soldi nella manutenzione ordinaria di una struttura fatiscente. Tosta la replica dell’Assessore, che non molla e rilancia. “Le spese effettuate per la manutenzione vengono scalate dal computo totale dovuto all’amministrazione. Può confermare il presidente Avella”. Il presidente Avella conferma? Sconferma? No, sta zitto. Chi tace acconsente o si fa i fatti suoi?
Il nodo però, nel dopo conferenza, viene al pettine. Sarebbe importante che l’amministrazione comunale sgravasse il Nola dalle spese per l’utilizzo della struttura Sporting Club. Sarebbe importante, si sussurra. Una boccata di ossigeno. O quanto meno si adoperasse per dare una mano ad attirare sponsor e forze imprenditoriali che sposino il progetto. Quindi, mi dico, la mettiamo sulla politica (cit. C.T.)? Una cosa, per onestà intellettuale, ci tengo a precisarla: se in passato con certi personaggi ci si è comunque adoperati, e pure di gran lena, perché oggi si latita (o si fa il minimo sindac-ale). Che forse forse ci si muove a scadenza quinquelettorale? Eppure in passato c’era chi lucrava, oggi invece l’attuale società è composta da persone serie che ci mettono anima, corpo e risorse economiche. Basta poco, insomma. Che ci vuole?
Vulimm o stadio!!! Anzi no, vulimm… Resto ancora una volta colpito dal fatto che nessuno, in primis l’assessore De Stefano, non cali l’asso nella manica. Dal 2016 infatti giace nel dimenticatoio della burocrazia il capitolato per l’affido in gestione dello Sporting Club. Mi sono (e ho) chiesto sempre il perché. La risposta arriva da persona anonima (amministratore comunale di maggioranza) nelle accese discussioni postconferenza. Nessuno vuole l’affido in gestione della struttura Sporting Club. In primis, penso io, il Nola 1925. Essendo questa, a parer mio, l’unica strada praticabile, se non la gestione cosa chiede il Nola all’amministrazione? Uno stadio? Risorse economiche? L’attivarsi per cercare di avvicinare imprenditori o forze nuove (si ma senza stadio… è il cane che si morde la coda). In merito preferisco non esprimere considerazioni  Chi mi conosce sa bene come la penso. Capisco le difficoltà, ma per me l'utilizzo di una struttura pubblica va pagato sempre e comunque. Ripeto: sempre e comunque. L’AFFIDO IN GESTIONE resta l’unica strada percorribile. Magari aprendosi pure una pizzeria (qualcuno avrebbe voluto così, E CAPI'!!!). Sicuro urge trovare in fretta una soluzione. Altrimenti qua NON ARRIVA NESSUNO. E senza NUOVE FORZE non si cantano messe.
Allocca addò staje. La sua assenza si è sentita già dalla conferenza di presentazione. E’ mancata la sua verve (tiepidino il nuovo presidente), è mancato il suo entusiasmo (tiepidino il nuovo presidente), è mancato la sua simpatia (tiepidino il nuovo presidente), sono mancate le sue cazziate (appuntamento fisso nei miei riguardi). Il nuovovecchio organigramma non entusiasma. La passione e l’entusiasmo si trasmettono. Almeno provasse a dare una mano la presidentessa Della Gala. Che questo lo sa fare. Ed evitasse scuorni di circostanza. Ieri ho trovato la dott. Roberta certamente più agguerrita e pasionaria ma solo a microfoni (ah ah ah) spenti. La barca, senza lo storico timoniere, mi è sembrata accusare il colpo. Se fossi un ultras scriverei fuori le palle. Serve coraggio e passione. Forza. Scetatev a sti suonn. Quando ho parlato con Ciccio qualche tempo fa l’ho sentito per la prima volta scoraggiato, deluso, amareggiato. Si è sentito abbandonato dalla città, dagli amministratori (meglio che mi sto zitto va, lui  lo sa cosa penso), da tutti (pure da me). La città non risponde. Nessun dubbio in merito. E alla fine diventa tostissima. Ne sono consapevole. Soprattutto per chi ha davvero sacrificato tanto (di materiale e affettivo). Ma ho sempre sperato che la passione e il cuore ancora una volta prendessero il sopravvento. E invece… Io comunque aspetto sempre. Il mio presidente sei tu. Lo sai. Gli altri non mi danno calore. Caggià fa. Adesso provate a farmi cambiare idea. Accettate la sfida?
PS. E la prossima volta RICORDATE NUCCIO. Perché non c’è presentazione in cui non venga ricordato. E vi potete sbattere come volete, senza quello che ha cominciato lui stareste ancora appresso al Giannatiempo di turno. CAPITO!!!! E poi quello a me rompe le palle. E io di conseguenza le rompo a voi.

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