lunedì 13 novembre 2017

Nola Città dei Gigli- Arzano 3-1 (Pensieri ispirati di un cazzaro a cui la situazione sta cominciando a sfuggire di mano)



La protagonista della rubrica di oggi doveva essere un’intervista. Ma sabato si è respirata davvero uno splendida atmosfera al PalaSpork. E non potevo proprio rinunciare a scrivere le mie ‘solite stupidaggini’ (cit.). Il fatto che la situazione mi sia sfuggita di mano e ne è venuto fuori un papiello di notevoli dimensioni significa chiaramente che: 1 mi avete (tutti quanti) ispirato; 2) sono stato davvero bene. Davvero non me lo sarei mai aspettato. E quindi, rimando di qualche giorno l’intervista…

"Oggi è durissima. C’è pure la tifoseria ospite, secondo me…" Anche le donne in fondo in fondo hanno un cuore ultras. Pure se non lo sanno. E non lo vogliono ammettere.

Le schiacciate di Tonia De Martino. Altro che maglio perforante, altro che tuono spaziale (Goldrake non sei nessuno), le schiacciate della De Martino distruggono proprio il male. Non sono colpi normali, ma armi improprie.

‘Qua se la incontriamo per strada abbuscamm tutti e tre messi assieme’.

‘Altro che giornalisti, Spada e Casapound dovevano incontrare per strada ad una come lei… ‘e facev fui pe tutta Roma’.

E giuro, abbiamo addirittura discusso su come potesse fare schiacciate così potenti. E’ una questione di baricentro, di come inarca la schiena e stupidaggini varie… D’altronde noi siamo pallonari e non ne capiamo niente (già mi immagino ‘parla pe te’). Sicuro posso dire che se fossi un’avversaria a muro me la farei sotto ogni volta. I suoi colpi e le sue esultanze comunque ci piacciono tantissimo.

Intermezzo musicale. Guagliù, qua accontentano tutti. Si accettano richieste. Allora tizio propone: 'a questo punto io voglio la marcia di Radetzsky’ (voglio vedere come fanno). Caio invece chiede: 'qua ci starebbe bene una marcetta di Trinchese’. Poi sui social qualcuno lancia pure l’idea de ‘L’ape maia’. Ok, la situazione credo stia degenerando… Ora parlo io. Proposta seria: non so se l’avete già lanciata, ma secondo me con l’Aida (ma solo versione giglistica) al momento giusto il Palazzetto se ne cade proprio.

Torroncini in campo e sugli spalti. Appuntamento fisso. Da quando ero solo io a chiedere, adesso ad ogni fine set sono in tanti a girarsi con aria interrogativa verso la spacciatrice ufficiale di torroncini. Richieste non solo dagli spalti ma pure dal campo. E sto fatto non va bene. Sono certo che un giorno, neppure troppo lontano, arriveranno richieste pure dalla giocatrici. Anche in questo caso la situazione sta diventanto incontrollabile. E non ho dubbi: di questa cosa se ne parlerà nei libri di storia nolana.

Dopo il mio compleanno (sabato 28 ottobre), il PalaSpork e il Nola Città dei Gigli vengono scelti come location per i festeggiamenti del compleanno di ‘zi Aniello Giugliano’. Secondo me si rischia di lanciare un trend. La prossima partita a chi toccherà? Di certo ci dobbiamo attrezzare in attimino. Se continua così i torroncini potrebbero non bastare più.


Uno, due, tre… Paura. Peccato che il punto l’abbia messo a segno Chiara Palazzolo. E se me ne sono accorto pure io… Tifose cecate o poco attente. Urge rimedio in fretta: ora trovate un coro per Chiara Palazzolo.

Gli inviti a fare burdello dal ‘bancone/scrivania segnapunti’. Ma un dirigente non dovrebbe tenere un comportamento idoneo al ruolo ricoperto in società?

Gli auguri di pronta guarigione ad un’atleta infortunata della squadra avversaria sono cose che non ho praticamente mai visto (o sentito) altrove (dove per altrove si intende altro sport).
‘Mamma mia, rottura del crociato… Si, ma quando è successo. Ma namm vist niente’. 'No, evidentemente è successo in un altra partita'.
‘Si ma allora perché a questa ragazza sì e a Ghoulam no? E a Milik?’ (pallonari prestati al mondo della pallavolo).  Ecco don Ciccio, poi dice che uno è per la pace…

Sviste arbitrali. Più di una. Da una parte (Arzano) ma soprattutto dall’altra (Nola). Per far alzare la voce pure a ‘self control Drozina’ ce ne vuole davvero. Dagli spalti però si ha più di una difficoltà nel trovare l’offesa giusta. Tra ‘ma uno che si chiama Lanzilli come lo insulti’ e ‘nun ci può manc dicere che s’adda mett ‘e lent che già le tiene’, si preferisce puntare sull’allucco classico ‘arbitroooo’ che sottindende tutto e il suo contrario… 

Prima legge dello staff tecnico del Nola Città dei Gigli. Per ogni allenatore che zompetta tarantolato tutta la partita, c’è un vice che non si muove di un millimetro dal suo posto in panchina (‘ma ch ten a colla sott o cul’ cit.).

La maglia nera. Bella. Mi piace tantissimo. Partita dopo partita mi rendo conto della sottile (o c**z, è proprio un canyon) linea rossa che passa tra le divise delle squadre avversarie e quelle de Nola Città dei Gigli. Senza nulla togliere a quella blu (che pure è assai carina), quella nera è la mia preferita. In quanto portiere dilettantissimo il mio abbinamento preferito è nero e giallo flou. Di conseguenza… Bene la sottomaglia (giallo fluò), bene le scarpette (giallo fluo)… Con manicotti e ginocchiere sempre giallo fluo sarebbe davvero benissimo (scrisse quello che ha lo stesso gusto estetico di Jorge Campos ai tempi di Usa 94 e Francia 98).

LE COSE BELLE
Prima volta che vedo un allenamento di una squadra di pallavolo. La prima fase del riscaldamento con la palla è una cosa bellissima. Il fatto di schiattare la palla a terra con tutto lo sdegno e farla arrivare in cielo, credo sarebbe il sogno di ogni bambino. E il rimbombo di mille colpi in un palazzetto vuoto è una colonna sonora che lontanamente ricorda suoni tribali (più o meno).Mentre guardavo pensavo che si potrebbe suonare qualche musica tribale a pallonate. Potrebbe uscirne fuori un video viralissimo (lo so, lo so, sto 'fuori' - ripetizione).

Il muro. Credo che in pochissimi sport esista un gesto d’impatto come il muro (forse solo la stoppata nel basket ma è meno frequente). E’ il gesto atletico del ‘Bellò/bellà addo vai’ metaforicamente (ma non troppo) ulrato in faccia all’avversario. Con tutto lo sdegno (sportivo). Complimenti a voi ragazze per riprendervi istantaneamente dopo batoste del genere. A me, credo, dopo ogni partita servirebbe una seduta dallo psicologo che mi aiuti a ritrovare la fiducia in me stesso.

Mia moglie Veronica (last but no last) che, causa ospiti, non viene alla partita. Ma poi mi manda i messaggi: ma quanto stanno? Stanno vincendo?

PS. Comunque il Nola ha vinto la quinta partita consecutiva in campionato. La settima in stagione. Perdendo soltanto due set. Della serie: MITT A COPP.
PS2. La professionalità dei reportage fotografici non si mette in discussione. Posso fare una richiesta: se tra le foto scattate esce qualcosa di ‘divertente’ posso averne l’esclusiva. 
PS3. E comunque, se sto rompendo il ca**o chiedendo e richiedendo potete tranquillamente mandarmi a fare in c**o. Non mi offendo.

Foto mammellarc: Tonia De Martino in azione. (foto proDUCKtion)


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